Licenziamento lavoratore dei Padri Trinitari di Venosa, intervento Flp-Cse Basilicata. Di seguito la nota inviata dal Giampaolo Mecca per il Collegio di Presidenza Regionale CSE Sanità
La segreteria regionale della FLP-CSE Basilicata, dopo aver appreso del licenziamento intimato all’operatore Pietro Griesi da parte dell’Istituto Padri Trinitari, esprime la sua totale solidarietà nei confronti del lavoratore della sede di Venosa:
Griesi era stato assunto 12 anni fa, ai sensi della L. 68/99, per svolgere le mansioni di centralinista, mansioni che, secondo la visione della dirigenza aziendale, prevedrebbero, oltre allo smistamento chiamate, all’accoglienza visitatori, al controllo presenze con i monitor di videosorveglianza e degli accessi, anche la “possibilità” che l’operatore debba intervenire per bloccare eventuali ospiti/pazienti che manifestassero l’intenzione di uscire dalla struttura “non accompagnati” mansione, quest’ultima, incompatibile con i problemi di deambulazione del Griesi.
Il motivo del licenziamento, ossia l’inidoneità permanente alla mansione”, contrasta evidentemente con gli ideali di inclusione, liberazione, soccorso ai deboli e agli indigenti che la regola dell’Ordine dei Padri Trinitari propone (l’icona dei Padri Trinitari rappresenta un Cristo nel gesto di liberare due schiavi, uno moro ed uno bianco con le catene e ceppi ai piedi).
La stessa azienda sanitaria che accoglie i diversamente abili e i più deboli, licenzia un suo lavoratore disabile.
Questo licenziamento si aggiunge ai numerosi altri che lo hanno preceduto in questi ultimi anni, insieme ad un eccessivo ricorso al potere disciplinare da parte del datore di lavoro che, inevitabilmente, hanno favorito le tante dimissioni volontarie di personale operante nelle sedi di Venosa e Bernalda.
Tali accadimenti sono il risultato di una dirigenza che con il suo operato mina periodicamente la tranquillità dei dipendenti, essenziale per i lavori di aiuto e per il delicato ruolo svolto da OSS, Infermieri, Educatori ed altre figure impegnate nella riabilitazione ex art.26 L.833/78, già potenzialmente esposti alla Sindrome da burn-out.
L’istituto “Padri Trinitari” è un’azienda accreditata dal SSN che gestisce denaro pubblico erogato dalla Regione, presente in Basilicata da circa 60 anni e condotta negli ultimi 6 anni da un amministratore laico delegato dall’Ordine e non da un religioso trinitario come avvenuto prima e come avviene ora per le altre sedi presenti nel territorio nazionale (Andria, Galliano del Capo, Medea).
La segreteria Regionale FLP-CSE invita le istituzioni tutte ed in particolare quelle religiose, a riflettere e ad agire sull’ennesimo grave episodio accaduto ai Padri Trinitari con la speranza di una rapida soluzione che miri a tutelare il dipendente licenziato ed a promuovere azioni concrete in difesa del lavoro di tutti gli operatori.
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