“Al tavolo del rendiconto del Ministero dell’Economia e Finanze sulla sanità è stata riconosciuta l’efficacia della copertura finanziaria del consolidato delle aziende sanitarie lucane. Si è trattato di garantire con le risorse regionali gli investimenti operati nel 2023 dalle Aziende sanitarie regionali che hanno riguardato in particolare la medicina di prossimità ed il poderoso piano di stabilizzazioni del personale, promosse dall’Assessore Fanelli, che vanno a integrare gli altri corposi investimenti in corso con il PNRR.

È stata sconfessata ogni malaugurata ipotesi di commissariamento ed escluso ogni aumento di ticket sanitari o di altre aliquote fiscali a carico di tutti i cittadini lucani che un eventuale piano di rientro avrebbe determinato. Continueremo a lavorare nella direzione del potenziamento dei servizi sanitari, soprattutto quelli di prossimità e del costante monitoraggio della gestione dei costi delle aziende sanitarie regionali con l’unico faro di servire prestazioni all’altezza per garantire il sacrosanto diritto alla salute dei lucani. Sottolineo che la Regione si era già mossa con una propria delibera dell’8 giugno di un anno fa, anticipatoria di molte delle misure approvate recentemente con il decreto-legge del Governo nazionale che disciplina le liste di attesa. In questo contesto la definizione di un sempre migliore efficientamento del Centro Unico di Prenotazioni, che dovrà integrare le prestazioni offerte dal servizio pubblico e da quello privato accreditato, sono al centro dell’organizzazione dei servizi sanitari delle strutture regionali. È il caso di smentire, quindi, tutte le strumentalizzazioni utilizzate in campagna elettorale. Gettare benzina sul fuoco non serve a nessuno perché non si può speculare sulla salute. La salute non si strumentalizza”. Così in una nota Vito Bardi, presidente della Regione Basilicata.

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