Un milione e 100mila kg di anidride carbonica in meno in un anno, pari al lavoro di circa 37 mila alberi . E’ uno dei risultati che sarà raggiunto grazie ai progetti di efficientamento energetico previsti nei 35 comuni delle concessioni Tempa Rossa e Val d’Agri. L’iniziativa di Shell e sonnen, azienda controllata dalla compagnia petrolifera, porterà alla nascita della prima macro comunità energetica di Basilicata. Le caratteristiche principali sono state presentate stamani, a Potenza, dal country chair di Shell, Marco Marsili, che ha spiegato come saranno previsti “in ciascuno dei 35 comuni saranno previsti “pannelli solari, un sistema di accumulo e un sistema di ricarica di veicoli elettrici per rendere le strutture completamente indipendenti dal punto di vista dell’energia”.

I lavori inizieranno a breve e avranno la durata di tre anni per un risparmio per i comuni di circa 800mila euro . Tra gli interventi è prevista anche la realizzazione di un polo logistico a servizio di tutto il Centro Sud per la formazione di tecnici specializzati.

Un progetto che rientra nella strategia della transizione energetica portata avanti dalla Regione per costruire, attraverso i proventi delle estrazioni petrolifere, il percorso verso l’uscita dal fossile.

La tutela ambientale si conferma come il tratto distintivo delle politiche di sviluppo del governo regionale – ha detto l’assessore all’Ambiente Cosimo Latronico –. Con questo progetto la Basilicata diventa davvero protagonista e leader della transizione energetica, un obiettivo nel quale crediamo fermamente e che abbiamo promosso investendo i proventi delle attività petrolifere per sostenere l’acquisto degli impianti da energie rinnovabili da parte delle famiglie lucane non coperte da rete gas metano, ma anche con le iniziative finanziate nell’ambito del bando nazionale del Pnrr per l’idrogeno”. All’incontro ha partecipato anche l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Casino

Creare nuove occasioni di lavoro – ha affermato Casino – è la condizione per combattere lo spopolamento delle aree interne e dare un futuro ai piccoli Comuni. Con le politiche per la transizione energetica è possibile attrarre nuovi investimenti, a partire da quelli messi in campo dalle compagnie petrolifere, per progetti che, come in questo caso, possono contribuire ad ampliare le opportunità di lavoro oltre che a creare nuove figure professionali di cui ci sarà bisogno nelle nostre comunità”.

Fonte: La Gazzetta della Val d’Agri – Read More